mercoledì 3 aprile 2013

Torta "Barozzi"

Sicuramente per i food-blogger e per gli appassionati di cucina, questa torta Barozzi non sarà sicuramente una novità.
Per chi non la conoscesse o non ne avesse mai sentito parlare, la torta Barozzi è un famosissimo dolce tipico di Vignola -MO-, di seguito vi riporto qualche cenno storico preso da Wikipedia:

« ...Si presenta come una piccola zolla di terra e come una zolla si sbriciola... È un incantevole mistero fatto di mille aromi che confondono il palato in una sinfonia di dolcezza... »
(Michele Serra)

Venne creata, col nome di "torta nera", alla fine del XIX secolo da Eugenio Gollini, il quale nel 1887 aveva aperto una pasticceria nel cuore della cittadina emiliana.
Si racconta che Gollini amasse sperimentare dolci complessi, perfezionando le sue creazioni di giorno in giorno. Finalmente la Torta nera venne definita nella sua attuale ricetta, divenendo nel giro di poco tempo uno dei simboli di Vignola, come la Rocca o il Palazzo Boncompagni. La Pasticceria iniziò ad essere frequentata non solamente dai vignolesi, ma anche da persone venute da fuori per assaggiare la famosa torta.
Nel 1907, durante il quarto centenario della nascita di Jacopo Barozzi, detto "il Vignola", venne ribattezzata in "Pasta Barozzi", che divenne in seguito "Torta Barozzi".
Nel 1948 il nome della "Torta Barozzi" venne tutelato da Eugenio Gollini, omonimo nipote dell’inventore, che ne registrò il nome ed il marchio, regolarmente rinnovato ogni vent’anni. Per la storia del prodotto, e per quest’ultimo motivo, più che di dolce tradizionale, si può parlare di “dolce storico” di Vignola, pur essendo una delle ricette più comunemente imitate nelle case di tutta la zona del modenese.
L’originalità della ricetta consiste in una sapiente proporzione di arachidi (l’ingrediente principale della torta), mandorle, cacao e caffè, anche se gli esatti quantitativi ed il preciso metodo di preparazione rimangono tutt’oggi un segreto custodito gelosamente dagli eredi di Gollini.
Il nome della torta è andato rapidamente diffondendosi in tutta la provincia e anche in buona parte della regione. Numerose sono le famiglie modenesi che vantano di essere in possesso di ricette, anch’esse rigorosamente "segrete", più o meno simili all'originale Torta Barozzi. Anche le pasticcerie di quasi tutta la zona generalmente vendono preparazioni molto simili, ma mai esattamente identiche, vendute solitamente come "torta TIPO Barozzi", per ovvi motivi di marchio, e lo stesso avviene anche nei ristoranti. Negli ultimi anni[non chiaro] anche le gelaterie hanno incominciato a produrre il gusto "torta Barozzi".
Nel film TV Solo desserts, girato nel 2004 dal regista inglese Kevin Connor, il protagonista è un cuoco del Bronx, di origine italiana, che partecipa ad una gara di cucina per salvare la pasticceria di famiglia. Vincerà grazie alla sua preparazione della torta Barozzi e alla fiducia in sé stesso.

Ingredienti:
250 gr di cioccolato fondente
150 gr di zucchero
4 uova
100 gr di mandorle
80 gr di burro
1 tazzina di caffè
1 bicchierino di rum

Procedimento:
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria con il burro.
Separare i tuorli dagli albumi e montare a neve gli albumi.
Tritare le mandorle finemente e unire ai tuorli d'uovo, aggiungere lo zucchero, il rum, il caffè e unire al cioccolato sciolto.
Unire gli albumi incorporandoli poco per volta facendo attenzione a non smontarli.
Foderare una teglia con della carta forno, versare l'impasto e infornare a 180° per 30 minuti.
Servire fredda tagliata a piccoli cubetti, quasi fossero dei cioccolatini.

2 commenti:

  1. nella descrizione sopra c'e' scritto che l'ingrediente principale sono le arachidi.
    come mai non le hai messe?

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  2. Effettivamente è vero, nella nozione che ho preso da Wikipedia per dare un cenno storico a questa torta così tradizionale, sono contemplate le arachidi.
    Io però non ho trovato le arachidi tra gli ingredienti di tutte le ricette della torta Barozzi che ho consultato. Quindi ho preferito non metterle, prima di tutto perché non le amo molto, soprattutto nei dolci ed anche perché non avrei saputo la quantità corretta da mettere.

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